Piccoli esercizi teatrali a cura della nostra docente Giusy D’Aries

Un momento di svago e divertimento dedicato ai genitori e figli

DISCORSI NO-SENSE Gioco di respirazione e voce

I partecipanti in cerchio si preparano con un riscaldamento del viso,muovendo la bocca e la mascella in tutti i modi possibili. Si comincia Tutti insieme a fare discorsi a vanvera utilizzando una lingua assurda (senza parole,ma fatta solo di suoni) e cercando di essere il piu’ espressivi

Possibile,accompagnando la voce con gesti e atteggiamenti appropriati. Poi ogni partecipante inizia a camminare in lungo e in largo per la stanza

Parlando con la medesima lingua incomprensibile come se fosse molto Arrabbiato.Fa poi evolvere la situazione e il suo discorso a vanvera secondo una sequenza di emozioni stabilita.

TRASFORMAZIONI IMMAGINARIE Gioco di improvvisazione

Si chiede ai partecipanti,di procurarsi un oggetto di uso comune (sciarpa,

matita,cappello..) I partecipanti disposti in cerchio si scambiano gli oggetti.Uno per volta,ciascuno offre a un altro il proprio oggetto attribuendogli,a voce alta, una caratteristica e una funzione diversa da quella che ha. Ad esempio un partecipante offre ad un altro un paio di occhiali e dice:”eccoti questo

cagnolino di due mesi che ho trovato nel bosco.Sono sicuro che sei la persona più adatta per occuparsene”. Dopo un momento di riflessione e concentrazione ciascuno deve presentare al gruppo un’improvvisazione utilizzando l’oggetto ricevuto

Con la funzione che gli è stata attribuita da chi lo ha offerto.

IL MAGO Gioco espressivo/di mimo

Tutti i giocatori sono seduti in circolo.

Una bacchetta “magica” circola di mano in mano tra i giocatori,che se la

Passano tra di loro.Ogni giocatore,se lo vuole,può andare al centro del cerchio ,con la bacchetta,e,servendosi di essa,può mimare un’azione Qualsiasi.

La bacchetta può passre da un giocatore all’altro a ritmo di musica.La Musica può essere interrotta a caso in qualsiasi momento:la persona che, all’interruzione,si trova con in mano la bacchetta va al centro del cerchio e mima un’azione.

Memoria dei gesti

Ottimo gioco per presentarsi. Ci si mette in cerchio. Il primo dice il proprio nome e lo accompagna con un gesto semplice. Il secondo dice il proprio nome ed esegue un gesto unendolo a quello del precedente, cioè aggiunge il suo gesto a quello del compagno prima di lui. Si va avanti così, tanto che l’ultimo dovrà compiere un gesto lunghissimo, frutto dei gesti precedenti e del suo.

variante/ questo gioco può anche essere fatto cercando di ripetere i nomi di tutti quelli che hanno preceduto, senza gesti, ma è più complesso e forse, meno divertente. Ovviamente è possibile farlo anche in entrambi i modi nello stesso tempo: auguri all’ultimo!

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